Jules Marie a soli 24 anni decise di smettere con il professionismo. Era il 2015 e in quell'anno, dopo aver raggiunto qualche mese prima il best ranking di 228 del mondo, il francese aveva guadagnato solo 13 mila dollari.
https://bit.ly/3yLA15C (Ubitennis)
In questi giorni a Caen, in un torneo di esibizione, ha battutto Antoine Hoang, Lucas Pouille, David Goffin e Ugo Humbert.
Qui gli highlights della finale:
(YouTube)
Più o meno contemporaneamente Andrea Gaudenzi dichiarava al Financial Times (che ha fatto uscire un bel video in proposito) che il circuito Challenger deve essere visto dai giocatori come una sorta di Università e che secondo lui non sarà mai sostenibile economicamente.
https://on.ft.com/3EimHq9 (Video Financial Times)
Facendo (giustamente) incazzare la quasi totalità dell'opinione pubblica e di moltissimi giocatori:
Behind the Racquet Podcast: ”Challenger University? Get me a Job” https://spoti.fi/32dHiPt
Vasek Pospisil: https://bit.ly/3Feaggp
Qui una tabella pubblicata da Oleg S su Twitter che ci fa capire la distribuzione dei guadagni (in montepremi) dei primi 250 giocatori ATP e WTA. Sono delle cifre lorde e in dollari, quello che rimane in tasca al giocatori più indietro in classifica in alcuni casi puó essere molto meno del 50%.
E qui invece Stefano Berlincioni, da mega esperto dell'argomento, racconta la sua frustrazione in merito al caso dei 6 giocatori marocchini squalificati per match fixing (enorme problema correlato a quello economico del tennis degli ultimi anni).
Peng Shuai è riapparsa in una breve intervista in cui dice che è stato tutto un grande frainteso.
Qui un articolo molto interessante de ilpost.it sulla storia e l'efficacia dei boicottaggi.
E un altro sulla vittoria italiana nella Coppa Davis 76, dove il boicottaggio ai danni del Cile non avvenne, ma furono indossate delle magliette rosse.
Sempre a proposito, Jon Wertheim ha scritto su Sports Illustrated un bel pezzo sulla posizione del tennis femminile rispetto alla Cina.
In quella che è la notizia certamente più bizzarra della settimane si scopre su Nice Matin che Gasquet si è comprato la Hopman Cup e la vuole riportare in vita a Nizza dal 2023. Mah.
I ragazzi di Sportface hanno realizzato una bella intervista con Matteo Berrettini.
Giorgio Di Maio, su Ubitennis, racconta di come Berrettini sia risultato uno dei migliori giocatori per rendimento del servizio sotto pressione.
Invece, sempre Alessandro Nizegorodcew e sempre su Sportface, ha scritto due pezzi molto dettagliati sulla preparazione e la pianificazione per la prossima stagione da parte dei giocatori e delle giocatrici italiani.
https://bit.ly/33EiPTT (Uomini)
https://bit.ly/3shLtVf (Donne)
Riccardo Bisti su tennismagazineitalia.it ci riporta alla mente il periodo in cui il numero uno d'Italia era Gianluca Pozzi descrivendone la parabola e la gestione unica della carriera.
La FIT fa sapere che rimborserà tutti quelli che si sono visti cancellati i biglietti per le Finals (anche quelli che sono entrati lo stesso?)
https://bit.ly/3yLDFwk (Ok Tennis)
Intervista di Reen Abbuleil ad Andy Murray che si dice orgoglioso della sua anca in metallo e racconta di essere in procinto di cambiare racchetta per avere un aiutino in più.
Secondo Tennis Nerd la racchetta in questione sembra essere questa:
Nadal, dopo le sgambate dei giorni scorsi, si era detto dubbioso sulla partecipazione agli Australian Open e il fatto che abbia contratto il Covid lo allontana ancora di più dal torneo.
Dubbi anche per Dominic Thiem che salterà l'ATP Cup (lasciando l'Austria in braghe di tela).
Nessuna notizia ufficiale da Djokovic mentre in campo femminile ci sono stati i forfait per infortunio di Karolina Pliskova e della finalista dell'anno passato Jennifer Brady.
La settimana scorsa avevo segnalato il libro di Emanuele Atturo, oggi faccio lo stesso con quello del giornalista del New York Times, Christopher Clarey, sempre su Federer, intitolato "Roger Federer. Il Maestro".
Se avete un amico che cambia continuo racchette ma che di base non ne capisce nulla potreste regalargli questo per Natale.
A patto che conosca l'inglese, c'è tutto quello che uno può voler sapere su telai, corde, palline, rotazioni e superfici.
Se invece, oltre a telai, corde, palline, rotazioni e superfici, vi interessano anche la trigonometria e i tornado - e avete qualche ambizione letteraria in più - questo del povero David Foster Wallace è veramente imperdibile. Vi spiegherà come ha imparato a giocare a tennis nel vento del Midwest e molte altre cose interessanti.
Alla prossima!
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