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ATP CUP, Italia Vs Russia, e la faccenda Djokovic
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ATP CUP, Italia Vs Russia, e la faccenda Djokovic

Emanuele Ricciardi
Jan 6
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- Vidi gocare Roman Safiullin per la prima volta nella partita che gli valse la vittoria del Trofeo Bonfiglio. Era il 2014, aveva 16 anni e il suo avversario si chiamava Andrej Rublev. Vinse facilmente ma gli anni successivi furono ben diversi, con una transizione verso il professionismo, come spesso capita, tutt'altro che semplice.

- A quasi 8 anni di distanza, fuori dai primi 150 giocatori del mondo, la pandemia gli ha concesso l'opportunità di un palcoscenico prestigioso sul quale, cogliendo l'occasione, ha mostrato il suo valore con una serie di prestazioni che hanno sorpreso: abbastanza completo tecnicamente, fisico compatto ed esplosivo, capace di anticipo soprattutto sul lato del rovescio, ha involontariamente ribadito quanto alto sia il livello del tennis maschile al giorno d'oggi.

- É il nuovo Karatsev? No di certo, c'è meno talento puro nel colpire la palla. Ma è un giocatore di valore che, come molti altri, potrebbe stare agevolmente più in alto in classifica.

- Ci riuscirà se continuerà a giocare al livello espresso anche contro Jannik Sinner, messo alle corde per tutto il primo set quando solo una comprensibile tensione e tre conseguenti errori grossolani del russo l'hanno graziato.

La partita non si è conclusa lì, l'italiano ha dovuto lavorare sodo e rimanere attento attraverso la metà del secondo set, passaggio nel quale due game tiratissimi gli hanno permesso di effettuare il break, portarsi 4-2 e indirizzare definitivamente la faccenda.

- Sinner, per lunghi tratti, ha poi sorretto le speranze del doppio italiano nell’incontro di spareggio contro lo stesso Safiullin e Medvedev: poco prima, proprio a quest'ultimo si era infatti arreso Matteo Berrettini, il cui rendimento aveva seguito, ancora una volta e pedissequamente, quello del suo servizio.

Un primo set perso 6/2 ma più combattuto di quanto dica il punteggio; un secondo risolto a suo favore grazie ad una percentuale di prime in campo schizzata verso l'alto e che l'ha accompagnato fino ad un tie break disputato in modo magistrale; un terzo nel quale un prematuro break subito - e la grande lucidità e solidità di Medvedev - hanno fatto la differenza.

- Berrettini ha poi molto faticato nel doppio, mostrando incertezza nel chiudere a rete - situazione nella quale troppo spesso le sue voleè sono ancora poco penetranti e profonde, inefficaci per la specialità - e con qualche errore di troppo con il dritto.

Sinner, più tranquillo e lucido nonostante la poca esperienza, ci ha messo spesso una pezza, trascinando il compagno fino alla vittoria del primo set ma facendosi aggredire troppo di frequente sulla seconda di servizio e mancando, beffardamente, nel match tie break decisivo, con alcuni errori a rete evitabili.

- In tutto questo da sottolineare l'incredibile personalità di Daniil Medvedev, giocatore che ha più volte dichiarato di essere a disagio in doppio eppure, nella necessità, capace di far valere le sue qualità e la sua intelligenza nei momenti decisivi di una partita atipica, giocata da tutti i disabituati protagonisti in modo caotico e poco brillante tatticamente ma nonostante questo molto avvincente.

- La Russia accede così alle semifinali, raggiungendo Polonia e Spagna che si affronteranno domani dopo essersi qualificate nella giornata di ieri: Safiullin e Medvedev dovranno invece attendere l'esito del tie tra Canada e Germania per capire chi saranno i prossimi avversari. Potrebbero essere i tedeschi, i canadesi oppure gli inglesi che, nella notte, hanno sconfitto gli Stati Uniti al doppio decisivo.

- Due parole d'obbligo sulla faccenda Djokovic che, come prevedibile, ha riempito la bocca del mondo intero.

Il serbo è stato fermato all'aeroporto per una incongruenza nell'interpretazione della sua documentazione relativa alla richiesta di esenzione (che pare essere dovuta all'aver contratto il Covid negli ultimi sei mesi): per i parametri di Tennis Australia questo gli varrebbe l'esenzione mentre non è un elemento sufficiente per i regolamenti dell'autorità federale australiana per l'immigrazione.

- In questo momento Djokovic si trova in un “albergo” (o meglio in una struttura che ospita tutte le persone in condizioni più o meno simili alle volte da molto tempo) e attende la decisione di un tribunale che dovrebbe emettere un verdetto (definitivo?) e delineare il suo prossimo, momentaneo, destino.

📢 AGGIORNAMENTO: la sentenza arriverà lunedì, nel frattempo Djokovic ha chiesto di poter andare nella casa presa in affitto.

AGGIORNAMENTO 2: è passato il Canada!😂 avevo fatto male i calcoli 😂 Notevole la prestazione di Auger-Aliassime in grado di battere Zverev nuovamente dopo Wimbledon.

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